Ecco il family office dietro una delle più grandi margin call

Ecco il family office dietro una delle più grandi margin call

Ecco il family office dietro una delle più grandi margin call

Cancellati ben 35 miliardi di dollari

Ecco il family office dietro una delle più grandi margin call

All’inizio degli anni ’90 Bill Hwang si occupava di investimenti istituzionali presso la Hyundai Securities Co. È qui che ha conosciuto Julian Robertson – ceo di Tiger Management – suo mentore fino alla nascita del fondo Tiger Asia Management. Nel dicembre 2012, Hwang ha ammesso di aver utilizzato illegalmente informazioni privilegiate per scambiare azioni bancarie cinesi e ha accettato accordi penali e civili per oltre $ 60 milioni. Dopo aver chiuso il proprio hedge fund, Hwang ha quindi creato Archegos Capital Management – un family office che ben presto si è fatto largo sui mercati internazionali. I trader che hanno familiarità con i suoi ordini descrivono la strategia di Hwang come una strategia long-short con una leva eccezionalmente ampia.

La svolta nel 2018

Hwang era considerato un  rischio tale da Goldman Sachs Group Inc. che l’azienda ha rifiutato di fare affari con lui fino al 2018. Poi la principale banca d’investimento di Wall Street, attirata dalle decine di milioni di dollari all’anno in commissioni che Hwang pagava ad istituti concorrenti, ha rimosso il suo nome dalla ‘black list’.

Così come hanno fatto pure Morgan Stanley, Credit Suisse Group AG e altri, anche la Goldman ha quindi alimentato il flusso di credito per Hwang con miliardi di dollari spesi in scommesse altamente indebitate su azioni di aziende come Baidu Inc. e ViacomCBS Inc.

Cosa è successo venerdì?

Il family office di Bill Hwang – Archegos Capital Management – è al centro di una delle più grandi margin call di tutti i tempi. In una liquidazione disordinata e dolorosa, il family office è stato costretto a vendere più di $ 20 miliardi di azioni. È infatti da venerdì mattina che alcune banche hanno iniziato ad esercitare il diritto di dichiararlo inadempiente, liquidando le posizioni per recuperare il proprio capitale. Ciò ha innescato una corsa folle alla vendita in blocchi che ha cancellato 35 miliardi di dollari da azioni. Le aziende coinvolte vanno dai giganti tech ai conglomerati dei media statunitensi.

A dare inizio a tutto è stata proprio Goldman Sachs Group Inc., che venerdì ha liquidato 10,5 miliardi di dollari di azioni.

Se i block trade – ovvero la vendita di una grossa fetta di azioni a un prezzo a volte negoziato al di fuori del mercato – sono comuni, la dimensione di questi scambi e i blocchi multipli che colpiscono il mercato durante il normale orario di negoziazione non lo sono.

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Pietro Di Lorenzo