Big Tech: i nuovi imperi senza Costituzione

Big Tech: i nuovi imperi senza Costituzione

Big Tech: i nuovi imperi senza Costituzione

È possibile regolamentarli?

Big Tech: i nuovi imperi senza Costituzione

In un interessante pezzo sul The Economist, Martin Chavez, banchiere e imprenditore americano più volte impiegato in ruoli senior presso Goldman Sachs, avanza una proposta sul quesito del secolo: è possibile regolamentare i nuovi imperi del tech?

La domanda non ha facile risposta e questo perché applicare la regolamentazione convenzionale, come la legge antitrust, alla grande tecnologia è difficile. Come si fanno a mostrare i possibili rischi e danni ai consumatori quando il servizio è gratuito? Per Martin Chavez però ci sarebbe una soluzione.

Le Big Tech come grandi banche

Chavez, che nel 2008 era CFO di Goldman Sachs, ha vissuto sulla propria pelle gli effetti della regolamentazione bancaria seguita alla crisi finanziaria. “Le lezioni dal settore bancario offrono una via da seguire per le autorità di regolamentazione, il pubblico e persino le stesse aziende web “, scrive. “Per proteggere il pubblico, le big tech devono accettare regole sulla separazione delle business unit, sulla condivisione dei dati e sugli stress test algoritmici”. In altre parole, bisogna trattare le aziende come grandi banche”.

Questa almeno è l’idea di Martin Chavez.

L’impegno degli Stati nazionali

In un recente articolo abbiamo visto come l’Europa sia impegnata ad assicurarsi sovranità tecnologica e quali sono stati i passi mossi dalla Cina per regolamentare le Big Tech del paese. Questo tipo di notizie fornisce due informazioni importanti. La prima è che i governi nazionali sono in colossale ritardo e stanno facendo di tutto per recuperare terreno. La seconda è che non ci si può aspettare una auto regolamentazione da parte delle Big Tech.

A conferma di questa ipotesi c’è anche una testimonianza diretta, quella di Arisha Hatch, vice presidente di Color Of Change – un’organizzazione statunitense per la giustizia razziale online.

“Dopo sei anni alla guida di campagne di responsabilità aziendale e di contatti diretti con i leader di Big Tech, posso affermare con certezza che è evidente che queste società hanno il potere, le risorse e gli strumenti per applicare politiche che proteggano la nostra democrazia e le nostre comunità. Tuttavia, i leader di questi giganti della tecnologia hanno dimostrato più volte che sceglieranno di non implementare e applicare misure adeguate per arginare la pericolosa disinformazione, l’odio mirato e l’organizzazione nazionalista bianca sulle loro piattaforme se ciò significa sacrificare profitto e crescita”.

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Pietro Di Lorenzo