Petrobras tornerà a fare gli interessi di Bolsonaro

Petrobras tornerà a fare gli interessi di Bolsonaro

Petrobras tornerà a fare gli interessi di Bolsonaro

Petrobras è il gruppo petrolifero statale brasiliano. La società è quotata in borsa sia a San Paolo che a New York e il governo brasiliano ne detiene ancora il 36,8% e il 50,5% dei diritti di voto.

Petrobras tornerà a fare gli interessi di Bolsonaro

Le azioni del gruppo hanno registrato ribassi di circa il 20% negli ultimi giorni. A spingere giù il prezzo delle azioni è il cambio al timone del gruppo.

Roberto Castello Branco, da due anni amministratore delegato di Petrobras, è stato estromesso dal presidente Bolsonaro e sarà molto verosimilmente sostituito da un generale dell’esercito, di anni 71 e senza alcuna esperienza nel settore.

Abbastanza ironicamente, Roberto Castello Branco aveva fatto sua la missione di impedire qualsiasi interferenza del governo. Missione chiaramente fallita.

Alle origini della disputa

Roberto Castello Branco è stato cacciato da Bolsonaro a seguito di una disputa sull’aumento del prezzo di benzina e diesel. Secondo il presidente ciò stava infatti danneggiando alcuni dei suoi più ferventi sostenitori: le migliaia di camionisti del Brasile.

La reazioni dei mercati

Lo shock sui mercati è stato tale che il ribasso ha cancellato miliardi di dollari dalla capitalizzazione di mercato di Petrobras.

Le preoccupazioni riguardano sicuramente la prospettiva di un nuovo capo inesperto, ma soprattutto sono incentrate su un governo che ancora una volta utilizza il gruppo petrolifero per servire gli interessi del suo gruppo politico. D’altronde, mettere in carica un generale dell’esercito è un chiaro segno per il mercato.

Chi è Joaquim Silva e Luna, il nuovo ceo

Joaquim Silva e Luna è un generale in pensione che attualmente gestisce il generatore idroelettrico Itaipu Binacional. Silva e Luna ha già lasciato intendere che la politica di fissare i prezzi in linea con i livelli internazionali sarà sospesa e i limiti di prezzo ripristinati. Ha detto che crede che le società controllate dallo stato dovrebbero “contemplare le questioni sociali”.

Questa linea potrebbe impattare considerevolmente il flusso di cassa e vanificare gli sforzi di Castello Branco, che pure era riuscito a ridurre il debito a 63 miliardi di dollari nel 2019 (dai 126 miliardi di dollari nel 2015).

Se ti interessa restare aggiornato sulle maggiori notizie del mondo degli affari e della finanza allora iscriviti alla nostra newsletter free.

ABOUT THE AUTHOR

Pietro Di Lorenzo