Duro colpo per Total: calo del 66% sull’utile netto

Duro colpo per Total: calo del 66% sull’utile netto L’impatto della pandemia è stato devastante Duro colpo per Total: calo del 66% sull’utile netto

Duro colpo per Total: calo del 66% sull’utile netto

L’impatto della pandemia è stato devastante

Duro colpo per Total: calo del 66% sull’utile netto

La Total ha riportato ì un massiccio calo dei profitti, dopo 12 mesi tumultuosi in cui i prezzi delle materie prime sono crollati a causa della pandemia di coronavirus.

L’utile netto per l’anno 2020 è stato di $ 4,06 miliardi, riflettendo un calo del 66% su base annua, rispetto a $ 11,8 miliardi per l’anno fiscale 2019.

Le azioni di Total sono aumentate di circa lo 0,8% da inizio anno, dopo essere crollate di oltre il 28% lo scorso anno.

“La Total ha affrontato due gravi crisi nel 2020: la pandemia di Covid-19 che ha gravemente colpito la domanda globale di energia e la crisi petrolifera che ha portato il prezzo del Brent al di sotto dei 20 dollari al barile nel secondo trimestre”, ha dichiarato in una nota il CEO di Total Patrick Pouyanne. “In questo contesto particolarmente difficile, il Gruppo ha implementato un piano d’azione immediato e ha dimostrato la propria resilienza grazie alla qualità del proprio portafoglio”, ha aggiunto.

Anche la BP, il principale produttore di petrolio e gas con sede nel Regno Unito, ha riportato un dato in perdita. Lo stesso vale anche per il gigante petrolifero statunitense Exxon Mobil che registra il quarto trimestre consecutivo di perdite. Infine, pure l’anglo-olandese Royal Dutch Shell ha registrato un forte calo dei profitti.

Insomma, l’ambiente petrolifero resta in un clima di incertezza e forte dipendenza dalla ripresa della domanda globale, ancora colpita dalla pandemia Covid-19.

Petrolio, prezzi e previsioni

I prezzi del petrolio sono costantemente migliorati nelle ultime settimane, supportati dai continui tagli alla produzione e dal lancio di massa dei vaccini. I prezzi del Brent hanno superato i 60 dollari al barile lunedì per la prima volta da gennaio 2020.

Lo strappo con l’API

Lo scorso mese, la Total ha lasciato lasciare l’American Petroleum Institute, citando disaccordi sulle politiche climatiche. Il gruppo sarebbe a favore, tra le altre cose, dell’allentamento delle normative sulle trivellazioni.

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Pietro Di Lorenzo