BCE, duro colpo alla credibilità fa salire lo spread

BCE, duro colpo alla credibilità fa salire lo spread

BCE, duro colpo alla credibilità fa salire lo spread

Così come riportato anche da Money.it, un’inchiesta del Wall Street Journal punta i riflettori su quello che pare essere un “commissariamento” di fatto della Lagarde.

BCE, duro colpo alla credibilità fa salire lo spread

Così come riportato anche da Money.it, un’inchiesta del Wall Street Journal punta i riflettori su quello che pare essere un “commissariamento” di fatto della Lagarde.

Pare infatti che il capo economista Lane, a seguito del famigerato –e nefasto –discorso della Lagarde del 12 marzo, abbia telefonato provatamente alcuni “investitori selezionati” per chiarire il pensiero della Presidente. O meglio, per fornire rassicurazioni in merito all’affermazione che “la Banca centrale non è qui per calmierare gli spread”.

Un’affermazione che oggi pare sentenza, con lo spread Btp/Bund che anticipa una tempesta, a poco più di una settimana dalla riunione BCE, decisiva per rispondere alla seconda ondata da Covid-19.

Se la mossa di Lane è un duro colpo per la Lagarde, il vero contraccolpo investe l’intero sistema. Le 18 chiamate fatte da Lane confermano che esiste una cerchia ristretta di privilegiati che gode di una linea diretta di comunicazione con la BCE.

Nel gruppo ristretto di “investitori privilegiati” compaiono AXA SA, BlackRock, Pimco, Citigroup, Deutsche Bank AG, Goldman Sachs Group, JPMorgan Chase e UBS Group AG.

Insomma, se l’idea di Lane era quella di riaffermare la credibilità di un’istituzione che di lì a poco si sarebbe di fatto impegnata a comprimere artificialmente gli spread più a rischio, il risultato, ad oggi, è diametralmente opposto.

Che credibilità può avere, soprattutto nelle relazioni pubbliche, un’istituzione che privilegia alcuni investitori rispetto ad altri?

Dalla BCE non arriva alcuna smentita, al massimo qualche conferma dal vago tono apologetico.

l’Eurotower conferma che “le conversazioni toccarono unicamente informazioni già pubbliche e che, in nome della politica di trasparenza, la Banca centrale ha reso noti i nomi delle istituzioni in causa”.

Nel frattempo, la Lagarde si trova costretta in una posizione tutt’altro che comoda. In un momento che necessita coesione, assistiamo a tentativi maldestri di mediazione. E intanto lo spread Btp-Bund torna in area 120 punti base.

 

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Pietro Di Lorenzo