Ftse Mib in rosso, pesano le incertezze sul futuro di Unicredit

Ftse Mib in rosso

Ftse Mib in rosso, pesano le incertezze sul futuro di Unicredit

Dopo una sfilza di sedute generose per gli investitori, novembre apre l’ultima giornata di contrattazione in rosso

Ftse Mib in rosso, pesano le incertezze sul futuro di Unicredit

Dopo una sfilza di sedute generose per gli investitori, novembre apre l’ultima giornata di contrattazione in rosso. I principali listini europei sembrano essere in flessione, compresa Piazza Affari su cui pesa in modo rilevante Unicredit, la peggiore delle azioni Italia del Ftse Mib.

Il titolo è sotto forte pressione e il motivo è riconducibile alle incertezze legate alla figura di Jean Pierre Mustier: sarà ancora una volta lui il CEO di Unicredit?

Il consiglio di amministrazione arriverà a scadenza nella primavera del 2021. Dunque, il secondo mandato di Mustier si avvicina a conclusione. Ci si interroga sul possibile rinnovo della nomina. Infatti, pare che negli ultimi mesi ci siano state non poche tensioni all’interno del CdA di Unicredit.

Dopo l’operazione di Intesa su Ubi è sembrato a molti, anche agli amministratori e agli stakeholder in Unicredit, che il terreno fosse fertile in Italia per operazioni simili. Mustier si è però mostrato poco incline a muoversi in tale direzione, preferendo volgere l’attenzione ai mercati internazionali.

Il ceo ha più volte ribadito la sua posizione “no M&A”, anche dopo che il governo ha posto condizioni a favore per un intervento nel Montepaschi. Una posizione, questa, che non è condivisa da tutti al vertice.

Altro movente di scontro riguarderebbe il progetto di scissione degli asset stranieri da quelli italiani attraverso una subholding. Questo perché a molti una simile mossa pare più l’incipit di un allontanamento dal mercato italiano che altro.

Il dibattito sul rinnovo è più che mai un dibattito sul futuro del gruppo. E intanto partono le speculazioni sulle totonomine per il vertice. Tra i candidati che potrebbero andare a sostituire Mustier figurano Diego De Giorgi, l’ex capo dell’investment banking di Bank of America, Matteo Del Fante, ceo di Poste, ma anche a Victor Massiah, ex ceo di Ubi e Carlo Vivaldi, co-chief operating officer Unicredit, e Francesco Giordano, co-ceo del commercial banking Western Europe.

 

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Pietro Di Lorenzo