Ecco perché l’affitto è meglio del mutuo
Ecco perché l’affitto è meglio del mutuo
La maggior parte delle persone considera di vitale importanza l’acquisto della prima casa. Alcune si riducono sul lastrico pur di accendere un mutuo per comprare un’abitazione.
In realtà l’acquisto della casa è sbagliato per 3 ragioni:
- Non è un investimento: perchè gli investimenti sono quelli che producono interessi e non le cose che producono costi.
- Rappresenta un limite logistico alla possibilità che la vita offre come cambio di lavoro, città o Paese.
- Mette in una condizione di estrema rigidità a fronte di un evento improvviso (perdita del lavoro, crisi aziendale o della professione, malattia) che spesso non si è pronti a
L’affitto invece si disdice in 6 mesi; questo permette di poter cambiare casa facendo velocemente downgrade; la casa di proprietà non è detto che si venda subito e bene.
Ecco perché l’affitto è meglio del mutuo
Comprare una casa è una decisione importante a livello economico per ogni famiglia. Si tratta spesso di impegnarsi per più di 15 o 20 anni nel pagamento mensile di un mutuo e di aggiungere un peso molto importante al budget di famiglia.
La casa non è un investimento ma ciò non vuol dire che non bisogna mai comprarla. Ma prima di farlo bisogna conoscere esattamente le conseguenze finanziarie che comporta.
Gli impatti dell’inflazione
La cosa di cui bisogna essere consapevoli è di non star facendo un investimento semplicemente perché si rivaluta. Ci sono dati che dimostrano come la casa è in grado di apprezzarsi (nel senso economico di aumentare di valore) in maniera molto marginale rispetto all’inflazione.
Case di proprietà che hanno magari lasciato i nonni, comprate per pochi milioni di vecchie lire che oggi valgono più di 100.000 euro possono sembrare l’affare del secolo. Ma un incremento di prezzo così importante, quando viene normalizzato per l’inflazione, si dimostra marginale.
E vero che la casa del nonno, tra il 1975 e il 1985 si è rivalutata di parecchio ma è vero pure che i prezzi salivano in maniera esagerata e che, al maggior valore dell’immobile, bisogna sottrarre la svalutazione complessiva. Storicamente, tenendo conto dell’inflazione, difficilmente il valore di una casa si è apprezzato per più dell’1% su base annua.
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