Mediobanca, Del Vecchio promosso dalla BCE

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Mediobanca, Del Vecchio promosso dalla BCE

L’imprenditore 85enne potrà arrivare fino al 20%. Ma quali sono le sue vere intenzioni?

Mediobanca, Del Vecchio promosso dalla BCE

Nella giornata di ieri 26 agosto la BCE ha dato parere favorevole allla Delfin di Leonardo Del Vecchio. L’imprenditore ottantacinquenne potrà salire dall’attuale 9,9% di Mediobanca fino al 20%.

La richiesta della Delfin era stata inviata tramite Banca d’Italia a fine maggio. Da fine maggio infatti il titolo Mediobanca è salito da quota cinque fino all’attuale livello superiore ai sette euro.

La holding ha mostrato di non essere interessata a esercitare funzioni di controllo, con Del Vecchio che ha lasciato intendere di non voler depositare una lista per l’assemblea di ottobre che dovrà eleggere il nuovo cda.

Eppure, una scalata al 20% in Mediobanca sarebbe in ogni caso un evento storico, mai accaduto. Negli anni ’70-’80-‘90, ai tempi di maggiore fulgore della banca di Piazzetta Cuccia, le tre principali banche italiane commerciali ne detenevano, insieme, il 25%. Mai un solo azionista ha avuto in suo possesso un quinto delle azioni. E mai Cuccia, l’uomo che ha guidato Mediobanca per 50 anni, lo avrebbe permesso.

Generali è il vero obiettivo di Del Vecchio?

Molti sono dell’idea che Mediobanca sia solo una pedina in un risiko molto più grande. Il patron di Luxottica avrebbe in mente un futuro per Leone di Trieste in partnership con una altro colosso assicurativo, la francese Axa. E infatti Generali sarebbe in trattativa con Axa per l’acquisto delle attività assicurative del gruppo francese in Grecia, per un valore totale di 150 milioni di euro, circa 17 volte gli utili..

Iniziare a controllare Generali attraverso Mediobanca era più semplice, piuttosto che salire direttamente nell’azionariato di Generali

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Pietro Di Lorenzo