Giocare in Borsa è un falso mito
Giocare in Borsa è un falso mito
Ecco perché
Giocare in Borsa è un falso mito
Nell’immaginario collettivo l’investitore è considerato come un gambler che punta sul rialzo o ribasso di un titolo, al pari di uno scommettitore sportivo.
Mai mito fu più falso di questo.
In realtà, per rimanere a lungo sui mercati è indispensabile neutralizzare la componente “ludica” e affrontare tutto in maniera fredda e lucida. Per abbandonare l’idea della scommessa, del “giocare in borsa”, si può coltivare la buona abitudine di calcolare ex ante le probabilità di successo e il rapporto rischio/rendimento. Per fare questo, potremmo anche simulare la nostra linea di azione, prima di assumerci un rischio elevato. Insomma, l’unico movente deve essere per noi il profitto e per raggiungerlo bisognerà essere rigorosi nell’implementare delle routine (anche noiose) che mirano al controllo costante dei risultati.
E cosa sarebbe una routine senza regole? Il trading (anche part time) non va inteso come un hobby da improvvisare: è una vera e propria attività da gestire con regole, un’attività a cui dare una dimensione imprenditoriale. Senza dilungarci oltre, ecco alcune regole indispensabili, che potresti fare tue una volta scelto di iniziare ad operare sui mercati finanziari:
- Decidere quanto si vuole risparmiare: ad esempio il 10% del reddito;
- Stabilire la percentuale di rischio che si è disposti a correre: ad esempio non più del 10% su una stessa asset class;
- Stabilire quale percentuale dei profitti si vuole trasformare in rendimento: mettere da parte una % dei profitti realizzati;
- Programmare degli step a bonus: è gratificante premiarsi al raggiungimento di “micro traguardi”
- Ottimizzare l’asset allocation: bisogna assolutamente diversificare il rischio al crescere del capitale