Trump risponde agli attacchi di Twitter con Twitter

Trump risponde agli attacchi di Twitter

Trump risponde agli attacchi di Twitter con Twitter

Continua la guerra tra il Presidente degli Stati Uniti d’America e Twitter

Trump risponde agli attacchi di Twitter con Twitter

I social media, come Twitter, al momento  godono di una immunità penale in quanto piattaforme neutrali. L’immunità è garantita dal primo emendamento della Costituzione Americana, quello sulla libertà di espressione.

Donald Trump ha drammaticamente intensificato la sua battaglia con Twitter. Il presidente ha firmato un ordine esecutivo che cerca di spogliare i social media di questo  “scudo di responsabilità” che li protegge dall’essere citati in giudizio per i contenuti pubblicati dagli utenti.

Il presidente USA ha sostenuto che il sito è diventato un “editor” piuttosto che una “piattaforma neutrale” adottando misure come l’aggiunta di link di “fact-checking”ai tweet. Trump ha anche detto che avrebbe chiuso Twitter se avesse potuto farlo.

Quale è stata la risposta di Twitter?

L’ultimissimo Tweet del presidente è stato segnalato. Il motivo? “Glorificazione della violenza“.

Trump non può fare a meno di Twitter

Quando gli è stato chiesto perché  non avesse cancellato il suo account Twitter, Trump ha affermato che avrebbe lasciato il sito in un batter d’occhio se avesse avuto una copertura giornalistica altrettanto corposa. Grazie a Twitter il presidente riesce a raggiungere circa 108 milioni di persone.

Ed il punto è proprio questo. Nel momento in cui una social platform viene utilizzata come strumento di propaganda e di campagna elettorale è giusto regolamentarizzare l’arena.

Non nel senso auspicato dal Presidente, che vorrebbe poter continuare a dire quel che meglio crede ad un pubblico vasto, piuttosto in una direzione che tuteli il diritto all’informazione esatta, come appunto ha suggerito il ceo Twitter.

In sostanza, Trump non può fare a meno di Twitter. Questo è evidente soprattutto perché il mezzo con il quale il presidente attacca Twitter è ancora una volta Twitter. Non può chiudere Twitter legalmente; insomma non può fare un bel niente se non minacciare il ceo di ripercussioni.

Quello che il Presidente degli Stati Uniti di fatto sta chiedendo è di poter fare campagna elettorale indisturbato, di poter dire qualsiasi cosa, anche non vera.

Insomma, ad essere preoccupato per una simile minaccia, più che Twitter, dovrebbe essere il popolo americano.

L’azienda è infatti in perfetta salute, ha recuperato quasi del tutto le perdite subite durante il lockdown. Nell’ultima settimana il titolo in borsa ha addirittura guadagnato il 10% circa.

Insomma gli investitori non hanno di che preoccuparsi sulla solidità di Twitter in Borsa. Qualsiasi decisione presa da Trump avrà più effetti a livello sociale che sui mercati finanziari.

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Pietro Di Lorenzo