Cina: moneta digitale nazionale pronta a battere il dollaro?

Cina. moneta digitale nazionale

Cina: moneta digitale nazionale pronta a battere il dollaro?

In un aritocolo sul Foreign Affairs, Aditi Kumar  Eric Rosenbach parlano di come la Cina sembri ormai destinata a diventare il primo paese a mettere in circolazione ad uso limitato una moneta digitale della banca centrale (cbdc).

Cina: moneta digitale nazionale pronta a battere il dollaro?

Ad aprile la Cina ha infatti raggiunto un traguardo significativo. Dopo oltre cinque anni di ricerche, è diventata la prima grande economia a testare in quattro grandi città l’utilizzo di una valuta digitale nazionale.

Il progetto pilota dimostra  che la Cina è anni luce avanti rispetto agli Stati Uniti nello sviluppo di quella che diventerà una componente centrale di un’economia mondiale digitale.

Il progetto pilota rientra nella  strategia di sviluppo economico del presidente cinese Xi Jinping, “Made in China 2025”.

La strategia mira a rendere la Cina leader nella tecnologia all’avanguardia. Ad oggi intelligenza artificiale, tecnologia blockchain e piattaforme di pagamento digitale sono tre dei settori in cui la Cina investe di più.  Guarda caso sono anche gli ingredienti essenziali allo sviluppo di una moneta digitale nazionale.

Un accelerazione in tal senso c’è stata proprio l’estate scorsa.

Come mai l’accelerata cinese?

Zuckerberg  ha lanciato Libra. Libra è un token digitale gestito da un consorzio di società principalmente tecnologiche e finanziarie e sostenuto da un paniere di dollari statunitensi, sterline inglesi, euro e yen giapponesi.

Un funzionario della Banca Centrale cinese ha quindi spiegato:  “Se Libra viene accettata da tutti e diventa uno strumento di pagamento ampiamente utilizzato, è del tutto possibile che dopo un po’ di tempo si trasformerà in una valuta globale e sovrana […] Dobbiamo pianificare in anticipo per proteggere la nostra sovranità monetaria“.

L’intuizione è sicuramente giusta. Zuckerberg si appresta a testare in India una nuova funzione di pagamento per Whatsapp.

Possiamo solo immaginare quello che può succedere unendo una simile funzione alle enormi potenzialità dei recentemente annunciati Facebook Shops.

Bitcoin e Yuen digitale: differenze

Lo yuan digitale è molto diverso dal Bitcoin.

Con Bitcoin diversi milioni di utenti mantengono registri indipendenti di tutte le transazioni avvenute all’interno del sistema distribuito e utilizzano meccanismi di consenso per concordare quali transazioni sono valide.

La tecnologia crittografica dovrebbe garantire che le identità degli utenti e i registri delle transazioni siano privati, sicuri e immutabili.

Ma i punti deboli di questo modello – valori selvaggiamente fluttuanti e vulnerabilità agli attacchi informatici – hanno impedito ai bitcoin e ad altre “criptovalute” di diventare più di mere attività speculative.

Al contrario, lo yuan digitale è ipercentralizzato. È controllato dalla Banca popolare cinese (PBOC) e integrato con l’attuale sistema bancario cinese.

Lo yuan digitale probabilmente supererà i tre principali ostacoli che hanno impedito alle criptovalute di raggiungere la scala. E quindi stabilità dei prezzi, ampia accettabilità attraverso piattaforme di pagamento onnipresenti e legittimità agli occhi di governi e regolatori.

Siamo pronti alle conseguenze?

Gli Usa probabilmente no. L’avvento delle valute digitali ridurrà l’efficacia delle sanzioni, senza contare che ostacolerà in modo più che significativo la capacità delle autorità statunitensi di tenere traccia dei flussi finanziari illeciti.

Come?

Grazie a SWIFT (Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication), che facilita i messaggi tra le banche sugli ordini di pagamento. La maggior parte dei pagamenti transfrontalieri – quasi $ 5 trilioni al giorno – sono diretti attraverso messaggi SWIFT. La condivisione delle informazioni con queste istituzioni consente alle autorità statunitensi di identificare attività illecite, come il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.

Questo sistema offre inoltre agli Stati Uniti un’enorme influenza sugli altri stati, poiché le sanzioni che tagliano un paese fuori da questa rete sono di solito una condanna a morte.

Negli ultimi decenni, Washington ha fatto molto affidamento sulle sanzioni come strumento chiave di politica estera.

Gli USA sembrano ancora contare sulla sicurezza di un dollaro ormai dominante da decenni. Tuttavia, per proteggere il proprio vantaggio economico, gli Stati Uniti dovrebbero riconsiderare l’uso unilaterale aggressivo di sanzioni e altri strumenti di politica economica coercitivi.

Finora non sembra che Trump abbia avuto la lungimiranza di comprendere questa cosa.

Uno degli obiettivi principali delle valute digitali consiste appunto nel creare un meccanismo transfrontaliero scalabile che aggira il sistema attuale. Un meccanismo simile consentirebbe di completare transazioni transfrontaliere senza SWIFT e senza banche corrispondenti statunitensi.

Insomma, ci stiamo pericolosamente avvicinando al momento in cui la Cina – o persino una società privata, come Facebook – possono sfidare le banche e le infrastrutture di pagamento americane.

Ti piacerebbe chiarire tutti i tuo dubbi sui mercati finanziari? Prenota una coaching qui 

 

ABOUT THE AUTHOR

Pietro Di Lorenzo