Cina: Trump minaccia di “interrompere l’intera relazione”

Idrossiclorochina: Trump

Cina: Trump minaccia di “interrompere l’intera relazione”

Minacce concrete o campagna elettorale?

Cina: Trump minaccia di “interrompere l’intera relazione”

Il candidato democratico Joe Biden supera il Presidente in carica di cinque punti nei sondaggi nazionali, ma Trump ha ancora un vantaggio negli stati critici.

I risultati del sondaggio pubblicati il 13 maggio riportano che il 51% degli elettori registrati a livello nazionale sostiene Biden, mentre il 46% afferma di preferire Trump. Negli stati chiave il 52% favorisce Trump e il 45% Biden.

Se Trump conserva ancora un vantaggio negli Stati critici, è chiaro che Biden gli sta sul fiato sul collo.

Giusto ieri Trump incalzava la retorica anti-cinese secondo cui Pechino è responsabile della rapida diffusione del Covid-19.

“Ci sono molte cose che potremmo fare “, ha dichiarato Trump a Fox Business’ Mornings “potremmo interrompere l’intera relazione”.

È un caso o la questione cinese inizia a farla da padrone in questa campagna elettorale?

I costi di un conflitto commerciale potrebbero essere altissimi, non solo per gli Stati Uniti e la Cina, ma per l’economia globale.

Cosa intendeva Trump quando ha affermato “potremmo interrompere l’intera relazione”.

L’affermazione potrebbe essere collegata all’intenzione di rimuovere le società cinesi dalle catene di approvvigionamento statunitensi.

Giovedì 14 Trump ha infatti firmato un ordine esecutivo che autorizza la US International Development Finance Corporation a concedere prestiti alle società industriali statunitensi che decideranno di spostare la produzione sul suolo domestico.

Quando alla Fox gli hanno chiesto se fossero previsti altri incentivi, Trump ha detto “Un incentivo, francamente, è quello di tassare quando producono prodotti in Cina”.

Cosa succede in Cina?

Anche se molte aziende stanno spostando la produzione fuori dal paese a causa della sua guerra commerciale con gli Stati Uniti, le aziende cinesi stanno sviluppando e producendo beni di maggior valore.

La verità è che anche prima che gli Stati Uniti e la Cina lottassero per oltre un anno sul commercio, i costi generali in Cina stavano aumentando a causa dell’aumento del costo dei salari. Le tariffe aggiuntive americane imposte ai prodotti cinesi rendevano solo più costoso il tutto.

La situazione si è aggravata in quanto i blocchi su larga scala e le restrizioni ai movimenti a causa dell’epidemia di coronavirus hanno interrotto le normali linee di approvvigionamento e complicato ulteriormente la logistica.

Assistiamo allo spostamento di molti processi produttivi in altre località: giocattoli e macchine fotografiche in Messico; personal computer a Taiwan. Altre industrie manifatturiere come quelle automobilistiche in Tailandia, Vietnam e India.

Allo stesso tempo però la Cina sta scalando la catena di valore con enormi investimenti in tecnologia, intelligenza artificiale, robotica e blockchain – sviluppando e producendo beni di maggior valore.

Ci sono molti investimenti nella tecnologia che potrebbero effettivamente spostare la Cina in un punto diverso all’interno della catena di approvvigionamento.

Come se la passa l’industria cinese?

La produzione industriale è cresciuta del 3,9% su base annua ad aprile dopo essere crollata del 13,5% nel periodo gennaio-febbraio.

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Pietro Di Lorenzo