La Casa di Carta e l’oro delle riserve: chi è sul podio mondiale?

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Riserve auree tra realtà e finzione

La Casa di Carta e l’oro delle riserve: chi è sul podio mondiale?

Il Professore e la sua banda sono impegnati nel tentativo di rapina dei lingotti d’oro custoditi dalla banca centrale spagnola. Senza fare spoiler, proviamo a capire perché le banche centrali conservano oro nei loro blindatissimi caveau e quali sono le banche con la più consistente riserva di lingotti.

Molti sono i motivi che, in tempi di denaro totalmente fiduciario, spingono le banche centrali a detenere oro in grandi quantità:

  • Le riserve d’oro possono essere attivate in caso di emergenza. I lingotti sono visti infatti come una sorta di garanzia assicurativa contro l’eventualità di una crisi o di una tempesta finanziaria;
  • L’oro può essere utilizzato per interventi sui cambi;
  • L’oro svolge una funzione di copertura contro l’inflazione e non ha non ha alcun rischio di credito non essendo emesso da alcun governo.

Oltre all’oro monetario, le attività di riserva della banca centrale includono attività in valuta estera e diritti speciali di prelievo del FMI (DSP).

Molti non sanno che le riserve auree italiane sono tra le più stabili al mondo. Sono rimaste intatte dal 1999, anno in cui la Banca d’Italia ha conferito alla BCE 141 tonnellate di metallo.

Con 2.452 tonnellate, l’Italia si piazza terza a livello mondiale per detenzione di riserve auree.

Il Banco di Spagna (preso di mira dalla banda del Professore) ha quasi 9 volte in meno l’oro posseduto dalla sua omologa italiana.

Meno male che il colpo, in Italia, l’hanno solo preparato!!!

La Casa di Carta e l’oro delle riserve: chi è sul podio mondiale?

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Pietro Di Lorenzo