Coefficiente Beta: cosa fare se il titolo e l’indice sono scorrelati
by Pietro Di Lorenzo
- Mar 22, 2020
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Coefficiente Beta: cosa fare se il titolo e l’indice sono scorrelati
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Coefficiente Beta: cos’è e come funziona?
Ogni azione ha una determinata tendenza a variare in conseguenza delle variazioni di mercato.
L’indice che misura la variazione attesa del rendimento del titolo per ogni variazione di un punto percentuale del rendimento di mercato è chiamato indice “beta”.
Il rendimento atteso di un titolo varia linearmente con il beta del titolo stesso.
Azioni con un beta superiore a 1 tendono ad amplificare i movimenti di mercato. Al contrario, azioni con beta compresi tra 0 e 1 tendono a muoversi nella stessa direzione del mercato. Azioni con beta negativo tendono ad avere un andamento opposto a quello dell’indice principale.
Un esempio:
Se per esempio il beta dell’azione “X” è pari a 1,5, vorrà dire che, qualora il rendimento di mercato aumentasse dell’1%, il rendimento del titolo dovrebbe aumentare dell’1,5%. Se il rendimento di mercato diminuisse invece del 2%, il rendimento dell’azione “X” dovrebbe diminuire del 3%.
Sulla base della conoscenza del valore del beta di ogni azione italiana, possiamo verificare se nel corso delle prime ore di contrattazioni c’è coerenza fra l’andamento di un titolo rispetto all’indice o se c’è qualche anomalia.
Coefficiente Beta: Quand’è che siamo in presenza di un’anomalia rispetto all’indice?
Se per esempio un titolo con beta 2 è in negativo, mentre l’indice Ftse Mib sale, è evidente che quel titolo sarà un ottimo candidato per un’operazione short (ribassista), in quanto la sua inconsueta debolezza relativa potrebbe permanere nel corso dell’intera giornata. Viceversa, un titolo con beta positivo, che sale nonostante l’indice principale sia debole, diventa un eccellente candidato per un acquisto.
L’osservazione quotidiana dei titoli comporta una certa conoscenza dell’andamento tipico di ognuno di essi
