L’assicurazione sulla vita del Trader: lo stop loss

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L’ assicurazione sulla vita del Trader:  lo stop loss

Nel momento in cui si apre una nuova posizione un trader dovrebbe aver chiari 3 prequisiti fondamentali:

  1. quanto capitale dedicare a quella operazione
  2. quanto si è disposti a lasciar correre le perdite prima di chiudere il trade
  3. quanto si è dipsosti a lasciar correre il trade nella direzione auspicata

Per queste domande non esiste una risposta univoca, ma molto soggettiva. Molto dipende dalla propensione al rischio dell’investitore e dai suoi obiettivi di investimento.

 

La prima regola per controllare il rischio

La diversificazione è la prima e miglior regola  per tenere sotto controllo il rischio. Gia nell’antichità quando bisognava spostare un carico prezioso era buona abitudine suddividerlo su diverse navi. Anche nel trading vale la stessa regola è opportuno ripartire i soldi su piu investimenti, anziché affidare i prorpio risparmi ad un singolo titolo. Con questo non voglio dire di frammentare il capitale in tante piccoli parti , sebbene in questo modo si avrebbero si i benefici dalla diversificazione, ma con il rischio di ritorni economici poco significativi.

 

Come si puo suddividere il capitale da destinare al singolo trade?

Anche in questo caso non esiste una regola universale, ma quella che si adatta meglio al singolo trader.

La soluzione che suggerisco sempre è quella di dividere il capitale in un certo numero di parti impiegando una semplice formula, dove i parametri scaturiscono dal personale grado di sopportazione del rischio.

I parametri di cui stiamo parlando sono la perdita massima che si è disposti a subire e l’entità dello stop iniziale. Per determinare l’importo iniziale di ciascuna posizione si divide la perdita massima di ciascuana operazione  per la percentuale di stop iniziale.

L’assicurazione sulla vita del trader: lo stop loss

Lo stop loss è un ordine che deve essere impostato ogni qualvolta si ha un eseguito, serve ad indicare il livello di prezzo a cui deve essere liquidata la posizione nel momento in cui l’oeprazione non sta andando nel verso auspicato. In questo caso non si perderà piu di quanto pianificato ex ante.

Esistono diverse tipologie di stop loss. Il primo stop da definire è quello psicologico ossia il limite di perdita massimo che si è disposti a sopportare psicologicamente e oltre il quale si perde quella serenità operativa che ci ha accompagnato durante la fase di pianificazione.

Esistono poi divesi tipi di stop: in percentuale , in valuta, sulla abse del pattern tecnico. Anche in questo caso non esiste una soluzione ottimale ma quella che meglio si adatta al nostro stile di investimento.

 

Se vuoi consocere le migliori azioni da comprare e come pianificare i propri investimenti attraverso il vatanaggio della diversificazione e imparando ad utiliazzare in maniera disciplinata gli stop loss ti suggerisco di dare uno sguardo al mio sito

www.pietro-dilorenzo.it

 

 

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Pietro Di Lorenzo