Operatività valida per : 10/01/2022
Piazza Affari chiude in ribasso Fotse Mib -0.13%
In RIALZO:
STMICROELECTRONICS 44,385 3,66%
BANCO BPM 2,826 2,39%
BANCA MEDIOLANUM 8,844 1,84%
AZIMUT 24,81 1,22%
In rosso:
NEXI 14,04 -3,07%
IVECO GROUP 10,29 -2,92%
CAMPARI 12,04 -2,86%
MONCLER 61,24 -2,48%
Titoli detenuti nel portafoglio SOS Trader
Data Ingresso | Long/Short | Titolo | Prezzo di carico | Stop loss | Target |
6 Gen | L | TELECOM | 0.461€ | 0.445€ | 0.487€ |
Titolo | BUY LIMIT | Sell Limit |
Operazioni eseguite oggi:
Nessuna
Titoli detenuti nel portafoglio SOS Trader:
Rimane in portafoglio TELECOM che disegna una Doji candle. Teniamo fissando stop loss a 0.445€ e target a 0.487€
Passando ad un quadro tecnico generale del mercato :
Il FtseMib disegna una black spinning top che archivia la seconda seduta negativa consecutiva. La prima settimana del 2022 si chiude comunque in positivo (+0.99%) condizionata dagli eventi analizzati in questa pagina: https://www.sostrader.it/2022/01/07/gli-articoli-piu-letti-della-settimana-3-7-gennaio/
A tenere banco nella prima settimana dell’anno, oltre alle preoccupazioni per nuove restrizioni dovute alla pandemia, i timori scaturenti dalla lettura delle minute della Federal Reserve da cui si evince una volontà di incrementare i tassi USA più rapidamente del previsto nel corso del 2022.
Questo ha generato una sorta di rotazione fra i titoli new economy a beneficio di quelli della old economy. Il Nasdaq archivia la peggior settimana delle ultime 72 con un ribasso del 4.35% andando a testare la trendline rialzista scaturente dai minimi di Maggio 2021 in area 14.000. Il cedimento di questo supporto dinamico potrebbe aprire il campo allo sviluppo di una nuova gamba ribassista con obiettivo 14.200 punti.
Sul listino italiano, nonostante la partenza in verde, pesano le preoccupazioni legate all’allargamento dello lo spread, a 134 punti base sui massimi da settembre 2020. L’impressione è che questo sia dovuto al rischio di instabilità politica in vista delle elezioni del presidente della Repubblica. In particolare il timore degli operatori è che una eventuale salita al colle di Draghi comporterebbe difficoltà nel trovare un nuovo presidente del consiglio autorevole in grado di compattare una maggioranza frammentata fino a fine legislatura. Fra l’altro ci sono molte partite aperte (come Carige, Telecom ecc) in cui il ruolo della politica è determinante per cui un eventuale periodo di instabilità renderebbe i closing delle operazioni molto difficili.
Sarà quindi fondamentale monitorare l’andamento dello spread che è una sarà una sorta di termometro delle tensioni sull’Italia. In particolare il superamento di area 150 farebbe scattare un primo campanello di allarme.
Da monitorare attentamente anche il nostro indicatore Netshort Index che fotografa la pressione delle Mani Forti sulle azioni di Piazza Affari. Nello specifico aggrega le posizioni short aperte sulle azioni italiane: una crescita sopra area 60 sarebbe il segnale che i grandi investitori iniziano scommettere pesantemente su una discesa delle azioni italiane con evidenti implicazioni ribassiste per il nostro indice.
Operativamente siamo piuttosto leggeri sul mercato avendo una sola azione in portafoglio che mostra interessanti segnali di inversione della forza relativa. Nelle prossime sedute adetteremo la nostra strategia rispetto all’evoluzione del Nasdaq, dello Spread e del Net Short index.
Tra i titoli interessanti per la prossima seduta, segnaliamo fra le INDICAZIONI UFFICIALI:
Nessuna
Segnaliamo fra le IDEE DI TRADING:
Torna al centro dell’interesse del mercato STM, dopo l’anticipazione dei risultati. I prezzi testano la resistenza chiave in area 46€: una chiusura superiore a questo livello, fornirà un solido segnale di continuazione rialzista
Violente prese di profitto colpiscono AMPLIFON che lascia sul terreno l’8.16% nelle ultime 5 sedute. Monitoriamo il supporto in area 40.5€ che potrebbe opporsi a una ulteriore discesa dei prezzi
BPM mostra grande forza (+7.05% nelle ultime 5 sedute) disegnando la 9 white candle consecutive (ovvero con il prezzo di chiusura maggiore del prezzo di apertura). Il target a 3€ sembra alla portata del titolo
ENI si riporta a contatto con la resistenza chiave passante a 14.8€. Possibile intervenire a seguito del breakout di questo livello
Volumi importanti su ACEA (i più elevati delle ultime 58 sedute) che prosegue la veloce correzione da area 19€. Occhio al supporto in area 17.5€ che potrebbe essere l’ultimo baluardo in grado di evitare una profonda discesa.
MAIRE TECNIMONT prosegue l’incredibile rally che ha portato i prezzi dai minimi di ottobre in area 1.06€ agli attuali 4.45€. Il superamento di area 4.5€ potrebbe calamitare nuovi acquirenti