Credit Suisse rivede la politica sui dividendi

Credit Suisse rivede la politica sui dividendi

Ecco le decisioni dell’istituto dopo lo scandalo Archegos

Credit Suisse rivede la politica sui dividendi

L’istituto di credito prevede una perdita ante imposte per il primo trimestre di circa 900 milioni di franchi svizzeri. Le pesanti perdite, legate al caso Archegos Capital, porteranno a scelte difficili per Credit Suisse, sia in termini di rimpasto ai vertici che di distribuzione dei dividendi.

E infatti, come ha fatto saper la banca in una nota martedì, il CEO di Investment Bank Brian Chin e il Chief Risk and Compliance Officer Lara Warner si dimetteranno con effetto immediato.

Il consiglio di amministrazione ha anche rinunciato ai bonus per l’anno finanziario 2020. Il presidente, Urs Rohner, ha inoltre rinunciato al “compenso per la presidenza” che ammonta a 1,5 milioni di franchi svizzeri.

In occasione della riunione prevista per il 30 aprile, la banca prevede di proporre un dividendo di 0,10 franchi svizzeri lordi per azione.

“Il Consiglio di amministrazione sta modificando la proposta sulla distribuzione dei dividendi e ritirando le proposte sulla retribuzione variabile del Comitato esecutivo”, dichiara l’istituto di credito svizzero.

Tra le altre cose, Credi Suisse ha deciso di sospendere il programma di riacquisto di azioni proprie. Gli acquisti non riprenderanno fino a quando l’istituto non avrà riguadagnato i coefficienti patrimoniali target e ripristinato il dividendo.

Doppio scandalo

Solo il mese scorso Credit Suisse aveva annunciato una imminente riorganizzazione della attività di gestione patrimoniale e una sospensione dei bonus. Il motivo? Era necessario contenere i danni causati dal crollo finanziario di Greensill Capital, una società di servizi finanziari con sede nel Regno Unito, sostenuta dal Vision Fund di SoftBank con $ 1,5 miliardi nel 2019.

Il Consiglio ha avviato quindi due indagini separate sui casi Greensill e Archegos.

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